In uomini e donne le malattie e le terapie incidono in modo differente. A studiare il tema è la medicina di genere che esamina le differenze biologiche e socio culturali, registra l'influenza di questi fattori sullo stato di salute e di malattia, e valuta la risposta alle terapie che vengono somministrate. Su questi temi si è svolta una giornata formativa promossa dalla direzione aziendale dell'Arnas Garibaldi di concerto con i dipartimenti Materno infantile e delle Medicine. Ad organizzare l'incontro è stata Anna Colombo, responsabile dell'unità operativa Rischio clinico, educazione sanitaria e promozione della salute aziendale. Obiettivo: offrire ulteriori spunti per strutturare percorsi di prevenzione, individuare fattori di rischio, indicare corretti stili di vita per puntare a raggiungere la parità di genere. Ma sotto questo profilo i dati sono, attualmente, scoraggianti.
Occorrono, dunque, interventi mirati ed incisivi a livello globale. Ed è necessaria anche una maggiore consapevolezza del fenomeno, soprattutto da parte delle donne, le quali molto spesso si prendono cura delle persone che hanno attorno, "trascurandosi". Rinunciano ad esempio a visite mediche e controlli periodici e hanno una scarsa informazione sull'incidenza di alcune malattie. La giornata formativa, che ha erogato 6 crediti formativi ai partecipanti, e che ha visto alternarsi come relatori medici e professionisti, si è svolta nell'aula Dusmet del Garibaldi centro.